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Negli ultimi anni sono state sviluppati progetti di gamification e applicazioni digitali con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico scolastico e familiare per una comunicazione scientifica stimolante, che faccia comprendere l’importanza del gioco come modalità di apprendimento.
E se il gioco scientifico diventasse improvvisamente un intervento medico dalle conseguenze tanto impattanti quanto irreversibili? Come tutelare chi rimane incastrato nel gioco
(un familiare ad esempio?)
Chi avrebbe mai potuto pensare che fosse possibile misurare il menefreghismo in termini scientifici? Basta comprare uno fra i coloratissimi ovetti kinderiani allestiti per Pasqua, aderire alla challenge a essi collegata, ossia "Scopri tutte le trottole!" e ritrovarsi a vivere il verso "e il naufragar m'è dolce in questo mare"... Dolce solo per il gusto del cacao affogato nel latte, s'intenda! Scoprire TUTTE le trottole può diventare sconvolgente, perfino drammatico perché significherà scoperchiare un vaso di pandora di notevole impatto sul versante medico, scoprendo che una classe di Dottori in medicina sostiene l'impossibilità di una procedura solo perché non si è mai verificata nei fatti e, di conseguenza, annoverata nella letteratura medica. Invece la dinamica non solo risulta fattibile, ma perfino banale e alla portata di bambini di quattro anni! In effetti si tratta di una trottola ovviamente con particolare forma geometrica e infiniti movimenti, non solo rotatori, ma combinati (rototraslanti). Il fatto che l'Università di Alessandria, nello specifico il Disit, abbia rifiutato in modo categorico di relazionare sulla trottola lascia alquanto perplessi... Fra gli ingredienti fondamentali di cui siamo costituiti e in cui viviamo, oltre allo Spazio, al Tempo, alla Massa e alle Cariche non c'è anche lo Spin?! I costituenti ultimi della materia, dal chicco di caffè al Monte Bianco, sono quark ed elettroni. Essi non vanno immaginati come semplici "palline" dal momento che ciascuna di queste palline ruota attorno a se stessa, come fosse una trottolina (in inglese "spin" vuol dire, appunto, trottola). Volendo capire la logica di Colui che ha fatto il mondo non si può certo tralasciare lo Spin... Se al Campus alessandrino si coltivasse davvero la passione per le scienze, la Kinder correggerebbe prontamente lo slogan pubblicitario in un più prudente "trottole da scoprire all'interno". Invece di usare il punto esclamativo dopo il verbo "scopri" e l'attributo "tutte", ennesima sfida all'Infinito che viene lanciata senza la minima responsabilità sociale che l'avvolge, soprattutto tenendo in debita considerazione che la gamification, che l'Upo Junior approva, prevede di scomodare anche il contesto familiare oltre a quello studentesco. Al prossimo evento artistico dedicato alla ricerca scientifica in cui i bambini delle scuole sono chiamati a immaginare la medesima suggerisco di utilizzare il cartello "wanted" tipico dell'atmosfera West, inserendo un microscopio nel riquadro allo scopo di spiegare la ricerca anche nell'ottica del risarcimento. Infatti, in assenza di evidenze scientifiche più che valide, non si deve considerare impossibile nulla, sia per evitare gaffe da nascondere come la polvere sotto il tappeto, sia per evitare una soluzione welfare a guisa di risarcimento al cristoforo colombo della porta accanto. Porta che queste rassegne scientifiche rivolte alla cittadinanza non spalancano di certo se non a parole... Eppure siamo letteralmente circondati da concorsi a premi molto creativi e iniziative sfidanti che impiegano verbi come "scoprire" , "inventare", "esplorare" e via dicendo... Sarebbe come ammettere che un golfista neofita e del tutto impreparato a livello teorico è andato in buca prima di quello professionista che ha studiato per filo e per segno tutte le mazze, profilando le possibili soluzioni che esse contemplano. Purtroppo certe scoperte molto rilevanti, drastiche possono risultare anche involontarie e, aderendo a una spinner challenge, si può perfino effettuare una discotomia bilaterale dell'atm "per gioco", ritrovandosi poi a bussare alla porta universitaria che si credeva ben disposta a far entrare le novità, a Ricercare soluzioni anche dopo un pasticcio che si combina se le iniziative INFINITY non vengono segnalate né tantomeno verificate dagli Ingegneri delle simulazioni. Profili che una realtà tecnologicamente avanzata può predisporre nel concreto. È solo questione di tempo, confidiamo nel panettone visto che l'uovo ha già palesato un'invisa sorpresa, quella di dare in pasto l'infinito (cfr. "INFINITO" Antonino Zichichi) ai bambini non avvisando i loro genitori che non c'è mica uno scudo protettivo a livello universitario in caso di necessità, dato che gli eventi scientifici che il Campus organizza periodicamente sono a puro scopo divulgativo. Ecco, sarebbe utile divulgare pure questo concetto al dipartimento alessandrino: solleticare l'immaginazione e giocare con l'infinito è un lusso che non possiamo permetterci al momento perché non sappiamo garantire la presa in carico di casistiche imprevedibili e ad alto coefficiente di difficoltà intellettuale come una relazione STEM (molti prodotti in commercio sono, tuttavia, marchiati "stem university") sul movimento di una trottolina. Biblioteca Smurfosa staff
Ecco una soluzione INEDITA per questo
problema al seguente link:)
Se volete aderire a questo sfidante pilot project,
ossia l' " INFINITY Protection", contattate la seguente mail:
Lock1986@outlook.it
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Logo provvisorio_INFINITY Protection |
Info sul progetto di "The Nightmare before EaSTEM" a questo link (download;)